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Testo e foto di Cristina Riba e Fabrizio Blangetti

Crau, Camargue et Alpilles

8-13 aprile 2004

Primo viaggio (e primo trip report) in Camargue in compagnia di mia moglie Cristina. In questo un viaggio abbiamo cercato di far convivere la mia passione per il birdwatching e le visite ai luoghi più interessanti sotto l'aspetto storico-architettonico.
Siamo giunti in zona verso l'ora di pranzo del 8 aprile. Al casello autostradale decidiamo di fare una puntata nella Crau attirati da numerosi Nibbi Bruni osservati negli ultimi chilometri.

Sfruttando le indicazioni di Bruno giungiamo all' étang d'Entressen. Qui abbiamo la possibilità di osservare molti Gabbiani Reali, Gabbiani comuni, qualche Svasso Maggiore e un Cormorano. Ovunque vediamo Nibbi bruni che passano anche a pochi metri sopra la nostra testa.
Osserviamo anche Rondoni, Rondini, Balestrucci e qualche Rondone maggiore in migrazione.

étang d'Entressen

Notando un notevole movimento di animali nella zona della discarica convinco Cristina ad andarci. Imboccata la stradina arriviamo in zona discarica. Tutta la zona è ricoperta da sacchetti di plastica che ormai adornano ogni albero nel raggio di centinaia di metri. Quello che avevo immaginato leggendo il trip report di Luca (link) non era abbastanza…
Molti Nibbi bruni e qualche Nibbio reale passano a pochi metri sopra la nostra macchina. Nei prati vicino alla discarica le Taccole pasturano tra i sacchetti onnipresenti… quindi, il fetore ci convince a spostarci. Ritornando sui nostri passi nei prati poco più a nord della discarica osserviamo due gruppi di Aironi Guardabuoi alcuni dei quali con un accenno di abito riproduttivo.
Ovunque vediamo Nibbi Bruni (uno spettacolo!) …

Airone Guardabuoi

Avendo dimenticato le indicazioni di Luca e Bruno relative ai siti di avvistamento delle Galline prataiole, lasciamo la Crau per raggiungere la Carmague e quella che sarà la nostra casa per cinque giorni: Mas de Pin Fourcat (Sylvereal) (http://www.camargue.com.fr/pinfourcat/tarifit.html).

Dopo esserci sistemati facciamo ancora un giro nei dintorni di Le Saintes Marie. Lungo la strada che ci porta al paese, nei pressi di Bac du Sauvage, vediamo uno stupendo maschio di Falco di palude e su un cespuglio un maschio di Averla capirossa.
Alle porte di Le Saintes Marie ci fermiamo nei pressi del campeggio Tiki. Negli stagni circostanti osserviamo i nostri primi Fenicotteri, Avocette, Cavalieri d'Italia e un paio di Volpoche.
Facciamo anche conoscenza con il Mistral che ci accompagnerà nei prossimi giorni, concludendo la nostra giornata tra le stradine di Le Saintes Marie.

Stagni vicino a Le Saintes Marie Avocette

Il secondo giorno partiamo alla scoperta della parte orientale della Camargue. Prima tappa presso l'osservatorio di Mas neuf du Vaccarès. Gli unici avvistamenti degni di nota sono una decina di Cavalieri d'Italia e un Falco di palude in caccia.
Purtroppo il vento, rispetto al giorno precedente, è aumentato, scopriremo poi dal TG della sera che soffiava a 80/90 Km/h.
Prima di arrivare a la Capelière osserviamo una trentina di Morette.
Facciamo un giro nel centro visita con poca fortuna. Ricaviamo solo alcuni Cavalieri d'Italia, due Mestoloni e un paio di Volpoche.
Il vento soffia forte e la temperatura non è molto alta… continuiamo ad aggiungere strati al nostro abbigliamento.

la Capelière Etang du Vaccarès

Proseguiamo il nostro giro, al Fangassier molti Fenicotteri fanno la spola tra le due rive. I gabbiani, invece, preferiscono starsene posati a causa del forte vento. Su un piccolo cespuglio osserviamo intenta a cacciare un'altra Averla capirossa.

Battuti e sbattuti dal vento decidiamo di dirigerci verso le Salin de Giraud. Ogni tanto ci fermiamo lungo il percorso. Vediamo altri Fenicotteri, Avocette, Beccacce di mare, Volpoche.
Lasciamo le saline per dirigerci verso la plage de Piemanson. Ci accoglie un bel posto con una spiaggia di sabbia finissima che si alza a causa del vento. Alcuni Beccapesci pescano nel mare… negli stagni vediamo altri Fenicotteri e sulla spiaggia in lontananza possiamo osservare Corrieri grossi e piccoli, un Piovanello pancianera, Gambecchio, Piro piro piccolo e Fratino. A causa del vento non montiamo neanche il cannocchiale…

Salin de Giraud plade de Piemanson

Dopo pranzo facciamo ancora un giro nella zona del Mas d'Agon. Centinaia di rondoni si abbassano e si alzano dall'acqua a caccia di insetti. Vediamo ancora un buon numero di Mignattini piombati qualche Airone cenerino, Airone bianco baggiore, Mestolone, Gheppio ed un paio di Nibbi bruni.
Sulla strada del ritorno in alcune risaie appena allegate alle spalle del Vaccarès osserviamo un paio di Sterne comuni che si fanno cullare dal vento.
Concludiamo la nostra giornata ad Arles intasata dal traffico a causa delle festa.

Dedichiamo il nostro terzo giorno di vacanze alla visita di Les Baux de Provence, suggestivo borgo medievale costruito su uno sperone roccioso nel cuore delle Alpilles.
Essendo nelle Alpilles tentiamo la fortuna sperando di vedere il Gufo Reale che nella zona è particolarmente abbondante (ca 50 animali)… purtroppo senza fortuna. Tra i cespugli ricaviamo un paio di Occhiocotti.
Decidiamo di andare a fare un'escursione a La Caume biotopo nel quale nidificano tre coppie di Aquile del Bonelli ed una di Capovaccaio. Arrivati al parcheggio sulla strada che collega Les Baux de Provence e St-Remy de Provence (D5) ci incamminiamo verso l'enorme antenna radio. Il forte vento ci fa desistere e di conseguenza non raggiungiamo l'altopiano… Rannicchiato a causa del vento vedo in lontananza un Gheppio che fa le evoluzioni per cercare di stare in aria, per un attimo intravedo una sagoma che per alcuni istanti cerca di alzarsi in aria nella zona dell'antenna… probabilmente un'Aquila del Bonelli. Quindi... nulla più.

antenna radio de La Caume ... si sfida il vento... osservando le pareti de La Caume

Il quarto giorno, visto che il vendo non dà tregua, lo dedichiamo alla visita della vicina Aigues Mortes. Un bellissimo borgo fortificato ci dà riparo dal vento. Le mura della città furono costruite nel XIII secolo e da qui partirono due crociate.
Se vi capita di passare da qui e se il birdwatching non vi sta dando molte soddisfazioni vi consigliamo "La Cure Gourmande" negozio di dolciumi fornito di ogni ben di Dio…
Nella zona delle saline vediamo altri Fenicotteri, qualche Beccapesci, Volpoche e ancora dei limicoli (Piro piro boschereccio, Combattente e Cavaliere d'Italia).

"La Cure Gourmande" Fenicottero

Sulla strada del ritorno ci fermiamo presso uno stagno prosciugato… tra il fango si aggirano una cinquantina di Aironi cenerini ed una Cicogna bianca.
Quando giungiamo a Mas de Pin Fourcat decidiamo di andare ancora una volta presso il Bac du Sauvage dove il primo giorno avevamo visto il maschio di Falco di Palude.
Arrivati quasi al Bac vediamo un grosso stormo che arriva da sud: fermiamo la macchina pensando a Fenicotteri, ma dopo una rapida occhiata ci accorgiamo che sono Gru.
Un volo di circa 60/70 Gru che volano in direzione nord… bellissime e inaspettate. (sul libro "Oiseaux de Camargue" viene riportato come dato più tardivo per la migrazione primaverile gli ultimi giorni di marzo… ora siamo al 11 aprile!)

Airone Guardabuoi

Il quinto giorno andiamo a visitare Avignone… Nel pomeriggio tornando indietro è troppo forte il richiamo dei cartelli stradali che indicano St-Remy de Provence che per me vuol dire Alpilles e tutto ciò che ne consegue. Vuoi non cambiare strada?!
Eccoci quindi nuovamente a La Caume. Questa volta c'è meno vento. Ci incamminiamo sulla strada che porta verso l'altopiano de La Caume dove c'è la torre radio. Sono 4 chilometri di strada asfaltata (è possibile anche prendere un paio di sentieri sterrati…) abbastanza piacevole soprattutto come nel mio caso che ho una compagna di viaggio che canta per tutti e quattro i chilometri…
A livello naturalistico è una zona molto bella rosmarini e ginestre colorano il paesaggio…
Arrivati sull'altipiano osserviamo Corvi imperiali, Gracchi, Gheppio, Nibbi bruni (almeno 3) e poi finalmente (!!!) un bellissimo adulto di Capovaccaio viene a farci visita passando a bassa quota sopra di noi in perlustrazione. Fantastico!

Sesto giorno: purtroppo è ora di tornare a casa, carichiamo la macchina e partiamo con il proposito di tornare per "approfondire" alcuni discorsi lasciati in sospeso (tra cui Aquila del Bonelli, Gufo Reale ecc..., "La Cure Gourmande").




Notizie Utili

Carte:
- per la Crau molto utili sono le carte IGN n°3043 ouest , St-Martin de Crau, Fontveille, e 3043 est, Miramas, Eyguières, in scala 1:25.000;
- per la Camargue la carta in scala 1:50.000 "Parc Naturel Regional de Camargue".


Libri:
- Oiseaux de Camargue di Paul Isenmann.

Fabrizio Blangetti e Cristina Riba
Cervasca (CN)
Italy