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OSSERVAZIONE DI ORCHETTO MARINO Melanitta nigra

Testo e foto di Bruno Caula
bcaula@aliceposta.it

  La mattina del 16 aprile 2005, mi trovavo all'interno di uno dei capanni di osservazione dell'Oasi "La Madonnina" a S.Albano Stura insieme a Paolo Marotto e Luca Giraudo , costretti al riparo dalla pioggia a tratti insistente che non ci avrebbe abbandonato per quasi tutta la giornata.
  Già dalla prima occhiata all'avifauna presente quella mattina all'interno dell'Oasi, la nostra attenzione fu attratta da due anatre "scure" in sosta nella parte più centrale ed ampia dello stagno: nonostante una superficiale somiglianza con il Fistione turco in abito femminile, fu subito evidente che si trattava di due femmine di ORCHETTO MARINO.
  Il colore bruno-grigiastro quasi uniforme di tutto il corpo, eccezion fatta per guance e parte laterale del capo che apparivano di uno sporco bianco grigiastro che contrastava e delimitava nettamente il vertice e la parte superiore della testa, unitamente al profilo "sfuggente" del dorso con coda poco o per nulla visibile propria delle anatre tuffatrici, sono caratteri che escludono confusioni con qualsiasi altro Anatide europeo. Entrambi gli individui sono stati fotografati e filmati.

  Gli animali apparivano chiaramente allarmati e disorientati, spostandosi sempre solo di pochi metri dal centro dello specchio d'acqua e rimanendo costantemente vicino l'uno all'altro, con un atteggiamento di all'erta volgendo frequentemente lo sguardo al cielo, il che ci fece supporre che fossero arrivati da pochissimo tempo all'interno dell'oasi.
  Nelle ore che seguirono, mostrarono un comportamento via via sempre più tranquillo, iniziando ad alternare momenti di riposo con il capo ripiegato sul dorso ad altri di pulizia del piumaggio. In un paio di occasioni, si immersero per alcuni secondi, e notammo anche un curioso movimento ritualizzato del collo effettuato da entrambi gli individui. Non abbiamo osservato comportamenti particolari e relazioni interspecifiche con altri uccelli acquatici presenti quel giorno nell'Oasi.
  Nel pomeriggio, gli Orchetti limitarono di molto i movimenti, rimanendo a lungo in riposo senza mai allontanarsi dalla solita porzione di stagno.
  La mattina del giorno dopo non risultarono più essere presenti all'interno dell'Oasi.

  Si tratta della seconda osservazione nota della specie per la Provincia di Cuneo: la precedente riguarda un maschio in abito fotografato da Mario Audetto l'8 febbraio 1997: è curioso il fatto che questo individuo fu osservato in un piccolo stagno esistente sul sito poi utilizzato per cavare e ripristinare l'area oggi tutelata dall'Oasi "La Madonnina" in cui sono state osservate le due femmine.
  L'Orchetto marino è una specie considerata migratrice e svernante irregolare nella regione Piemontese (Boano & Pulcher, 2003), con poco più di una decina di osservazioni note, in massima parte nei mesi invernali. In un contesto riferito all'intera penisola italiana, la scarsità di dati piemontesi è riconducibile alle abitudini della specie, in modo particolare in periodo di svernamento, strettamente legata alle coste marine dove in alcune località dell'Alto Adriatico raggiunge annualmente concentrazioni notevoli di individui (per es. 172 ind. nel 1992 nella Laguna Veneta).
  La data di questa osservazione, relativamente tardiva, rientra nella fenologia migratoria della specie, che abbandona i quartieri di svernamento nel bacino del Mediterraneo tra febbraio e marzo per raggiungere le zone di riproduzione poste in massima parte nella Penisola Scandinava e Russia settentrionale.

Orchetto marino Melanitta nigra, femmine, Oasi La Madinnnia S.Albano Stura, 16 aprile 2005 (foto B.Caula, digiscoping)

Bibliografia:

- Boano G.,Pulcher C., 2003. Check list degli uccelli del Piemonte e Val d'Aosta aggiornata al dicembre 2000. Boll.Mus.Reg.Sci.Nat. Torino, vol. 20 n.
- Brichetti P. & Fracasso G., 2003. Ornitologia Italiana Vol.I - Gaviidae-Falconidae. Alberto Perdisa Editore, Bologna.
- Cramps S. et al., 1977-1994. Birds of the Western Palearctic. Oxford U.Press, Oxford.
- Cucco et al, 1996. Atlante degli uccelli di Piemonte e Valle d'Aosta in inverno (1986-1992). Monografie XIX Mus.Reg.Sci.Nat. Torino.
- Del Hoyo J., Elliott A. & Sargatal J. (eds.) 1992. Handbook of the Birds of the World, vol.1. Lynx Edicions, Barcelona.