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L’Avvoltoio monaco
in Provincia di Cuneo (e in Italia)

di Luca Giraudo

Tutto inizia, si fa per dire, con la telefonata occorsa con Franco Bergese ai primi di Aprile; Franco, fra lo stupito e l’eccitato, mi dice “sai che l’altro giorno, nel Vallone dell’Arma, ho visto un Avvoltoio monaco?” “Ma dai, davvero?” “sì, ho visto ‘sto uccello scuro, senza contrasti apparenti, enorme, apparentemente senza testa, con le ali larghe e squadrate… era sicuramente un monaco!”
E così la voce corre e, con il permesso di Franco, lancio in rete, su Cuneobirding e EBN, la notizia che lascia, soprattutto a livello nazionale, più d’uno incredulo… sarà una bufala?
Qui, nel profondo Nord, ci chiediamo da dove venga e i più informati fanno riferimento ai Francesi… ma sì, è in corso un progetto decennale di reintroduzione della specie nel Massif du Causses, vicino al Parco Nazionale delle Cevennes.
Mi informo direttamente tramite i nostri contatti e raccolgo altre informazioni.
Infine con Bruno decidiamo di fare una pagina dedicata all’evento, per far capire che l’inizio di cui dicevo prima non è altro che un recente epilogo…
Ma facciamo un passo indietro.

Avvoltoio monaco (foto di M.Mendi)

Distribuzione in Europa

La specie, distribuita su una fascia a latitudini medie della Regione Paleartica Occidentale compresa fra il Portogallo e il Caucaso, ha subito negli ultimi due secoli un generale declino in tutto l’areale, estinguendosi nella seconda metà del secolo scorso in molti Paesi europei.
La popolazione attualmente più florida è quella spagnola, con più di 750 coppie, ma la specie è presente come nidificante anche in Mallorca, Grecia, Turchia, Cipro.

Distribuzione in Italia
In Italia ha nidificato con certezza fino al 1961 (Sardegna), ma si ritiene che si sia estinta come nidificante fra il 1962 e il 1969. Non ritenuta da tutti gli autori certa la nidificazione in Sicilia, dove comunque la specie era presente.

Comportamento migratorio
La specie è considerata migratrice scarsa e tale comportamento viene agito soprattutto dai giovani, che tendono ad errare per alcuni anni prima di insediarsi nel sito di riproduzione; la maggioranza delle osservazioni riguarda i mesi da settembre a marzo.

Osservazioni italiane
Fra il 1800 e l’inizio del 1900 sono note, al di fuori della Sardegna, circa 15 segnalazioni distribuite quasi tutte nell’Italia settentrionale (Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Veneto, Marche, Friuli) e in Calabria (un individuo abbattuto nell'aprile del 1918, Provincia di Catanzaro, località Argusto - Gagliato; segnalazione di Aurelio Tuccio).

Le segnalazioni più recenti delle quali siamo venuti a conoscenza, ma che non sono necessariamente esaustive, riguardano:
1 individuo (aufugo) a Verona, 1974
3 individui in Calabria, 1975
1 individuo in Campania, 1975
2 individui in Sardegna, 1981
1 individuo in Sardegna il 23/03/84, presso Villanova Tulo, dato di Guido Prola
1 individuo catturato in Veneto, 1985
1 individuo in Sardegna il 10/05/86 presso Monte Tonneri, dato di Guido Prola
4 individui in Calabria, primi anni ’90, osservazione di Carmela Lardelli
1 individuo in Sardegna, presso Baunei - Monte Ginnircu, 1992, dato di Federico Nurchi, Associazione Kalarighes
2 individui sullo Stretto di Messina il 26/04/01, dato apparso su EBN Italy ad opera di C. Cardelli et al.

Dopodiché bisogna arrivare alla segnalazione del 31 marzo 2004, compiuta nel Vallone dell’Arma (CN) da Franco Bergese, per incontrare ancora la specie in territorio italiano.
Inoltre lo stesso individuo potrebbe esser stato osservato il 5 aprile 2004 in Valle Gesso (dato PN Alpi Marittime, Augusto Rivelli).
La specie non era mai stata osservata prima in Piemonte!

Progetti di Reintroduzione
Se si esclude il tentativo di reintroduzione operato nel 1981 dalla LIPU con animali provenienti dall’Afghanistan, sfumato dopo alcuni mesi con il ritrovamento dei due uccelli morti, occorre guardare alla Francia per trovare il sito più vicino a noi.
E in effetti a partire dal 1992, ad opera dell’LPO, vengono reintrodotti a più riprese più di 50 individui in una zona del Massiccio delle Cevennes. Oggi si contano almeno 50 individui, con 13 coppie formate nel 2003 (www.vautours.org).

areale di distribuzione dell'A.m.; in verde l'areale di nidificazione attuale;
la stella indica il sito di reintroduzione del PN delle Cevennes.


Osservazioni in Francia
Da quel lontano 1992 le osservazioni in Provenza si sono susseguite con sempre più frequenza in varie zone della regione, complici alcuni progetti di reintroduzione del Grifone nei massicci delle Baronnies, Verdon, Diois, Vercors, che hanno attirato anche questo avvoltoio.

Prime osservazioni di animali marcati provenienti dalle Cevennes al di fuori del sito di rilascio nel 2000, nelle Baronnies, Diois, Verdon;
6-7 individui nel 2002, di cui 4 nelle Baronnies, 1 in Vercors, 1 il 21/07/02 nel Verdon;
1 individuo a Valais (CH) nel 2002;
1 individuo in Haute Savoie (F) nel 2002;
6-7 individui nel 2003, di cui 1 il 22/03/03 in Diois, 1 il 24-25/03/03 nelle Baronnies, 4 individui fra il 2/06/03 al 13/09/03 in Diois, 1 individuo catturato in agosto a Gap e poi rilasciato nelle Cevennes, 1 individuo in ottobre in Diois;
1 individuo il 7/03/04 a Hucel (CH) (dato apparso su EBN Svizzera);
1 individuo il 12/03/04 nel Verdon;
3 individui il 28/04/04 nelle Baronnies.

Il presente-futuro
Nel 2004 dovrebbe essere attivato un duplice progetto di reintroduzione sui siti del Verdon e delle Baronnies, con circa 10 animali reintrodotti nelle prossime settimane; è prevista la reintroduzione di circa 50 individui nei prossimi anni.
E’ chiaro perciò che le osservazioni di questa specie in territorio italiano, e in particolare nelle Alpi Occidentali, sono destinate ad aumentare e alla luce delle informazioni raccolte non appare così strana l’osservazione di fine marzo sulle Alpi cuneesi…
Perciò prepariamoci al prossimo evento, che potrebbe non tardare… occhio al monaco!

Ringraziamenti
Questo testo non sarebbe mai stato scritto se non avessi avuto l’input di Franco Bergese e di Augusto Rivelli, lo sprone di Bruno Caula e la collaborazione di Roberto Toffoli, Andrea Corso, Guido Prola, Federico Nurchi, Jean Pierre Choisy (che ha fornito tutti i dati francesi).
Un grazie a tutti loro e a voi, che mi avete letto fino a qui.

Riferimenti bibliografici
- Brichetti, De Franceschi, Baccetti; Uccelli I, Calderini 1992
- Brichetti, Fracasso; Ornitologia Italiana 1, Alberto Perdisa Editore, 2003
- Cramp, The complete Birds of the Western Paleartic, 1998





Luca Giraudo - Boves (Cuneo)