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UN MITO DELLE TERRE NORDICHE... UN INVERNO DA RICORDARE

di Luca Giraudo
lucagiraudo@inwind.it

Quando iniziai a fare birdwatching e sfogliai le prime volte la guida da campo che mi ero comprato, cercando di capire quali specie era possibile osservare nella mia area di influenza", fu inevitabile stilare una specie di classifica dei "papabili".

E fra questi non c'era sicuramente il Beccofrusone, animale ritenuto da molti così improbabile che faceva parte delle chimere di un onesto birdwatcher.

E mai avrei pensato di poterli osservare con facilità a 2 chilometri da casa mia, così confidenti e rilassati da sembrare provenienti da un altro mondo.

Eppure l'inverno 2004-2005 lo ricorderanno in molti proprio per la presenza prolungata di questi bellissimi uccelli, unici nella loro splendida livrea, nel loro fascino esotico assolutamente particolare: un misto di Oriente e di Nordico, un qualcosa che in effetti esula dall'esperienza quotidiana di un appassionato cuneese, e non solo cuneese.

Areale di nidificazione (giallo/verde) e svernamento (blu)

Ma veniamo al dunque.

Il primo "allarme" dell'arrivo di questi stupendi uccelli lo danno S. Candotto e A. Piazza il 18/12/04, quando segnalano su EBN l'osservazione di 2 individui a Villa vicentina (UD). Seguono altre due segnalazioni a Bassovizza (TS, E. Benussi, E. Prall, 22/12/04) e Tricesimo (UD, G. Canderan, 23/12/04), che fanno subito pensare a delle eccezioni, come ogni inverno accadono qui e là in Italia per altre specie rare.

Seguono altre segnalazioni nel Comasco e nel Trentino, ma sarà quella dell'Altopiano del Renon (BZ) del 29/12/04 (M. Azzolini et alii) che inizierà a scaldare gli animi: 60 Beccofrusoni insieme fanno la spola fra un caco e gli alberi intorno, a pochi metri dalle case, dalla gente, indifferenti a quanto accade loro intorno, intenti soltanto a "spazzolare" per bene i frutti succulenti dell'inverno.

Da lì in poi inizia una baraonda di messaggi in rete di chi li osserva, di chi li vorrebbe osservare, di chi finalmente ha deciso e andrà ad osservarli, anche a centinaia di chilometri da casa propria.

Nel cuneese qualcuno sta già meditando di volare colà, ma ecco che il 3/01/05 P. e L. Casali annunciano l'osservazione di 40 uccelli all'Alpe Veglia (VB, oss. A. Boto) e qualche giorno dopo, il 6/01, A. Artiglia li segnala in Valle d'Aosta, al colle San Carlo e l'11/01 S. Boccardi illumina altri orizzonti annunciando 25 uccelli a Sauze d'Oulx (TO), Valle Susa.

Ci siamo, ormai la meta è vicina, pensa qualcuno, e il primo branchetto di cuneesi si lancia nell'avventura: Fabrizio B., Albino G., Bruno C. e il sottoscritto volano il 15/01 a Jouvencaux, frazione di Sauze d'Oulx, per il battesimo, che avviene poco dopo esser arrivati, con l'osservazione del primo Beccofrusone solitario. Una piccola festa nasce spontanea! Ma come sempre accade, al bello difficilmente ci si abitua e così continua per tutta la mattinata la ricerca dei "ciuffetti", le orecchie tese a cogliere l'inconfondibile ma flebile trillo. E lo sforzo verrà premiato.

Ma ovviamente qualcuno inizia a domandarsi: ma se sono qui, perché non da noi? Anche nelle Alpi Marittime Francesi sono stati segnalati, alla stessa latitudine delle nostre vallate.

E così, chi con la mogliettina adorata, chi con tutta la famiglia, qualcuno si lancia nella ricerca nelle vallate alpine Sud-Occidentali: Valle Stura (Sambuco, Pietraporzio, Pian della Regina), Valle Maira (Ussolo), Valle Varaita (Pontechianale e Casteldelfino). Invano.

Sarà l'ignaro fratello di Fabrizio D. a osservarli per primo in provincia di Cuneo, il 30/01 ai Tre Amis, colle di Tenda.

Un'altra avvisaglia, inaspettata, ci viene data da Gabriella Vaschetti, che ne osserva 9 a Racconigi, all'interno del Centro Cicogne... in pianura, chi l'avrebbe mai detto?

Da quella data in poi vengono osservati a Palanfrè (il 5/02 da Fabrizio Blangetti e Cristina Riba), dove si fermeranno fino al primo maggio (1/05, Ermanno Giordanengo-Fabrizio Delmastro), ancora al Colle di Tenda e poi, inaspettatamente anche a Villanova Mondovì, grazie alla preziosa segnalazione dell'amico Paul Borgogno, che se ne vede volare 200-230 (stimati da B. Caula e P. Beraudo il 26/02) sul caco vicino a casa, dal 22/02 in poi, fino ai primi di marzo.

E già siamo tutti contenti, si fa un gran can-can anche sui giornali locali (Provincia Granda a Mondovì) e molte persone oltre a noi scoprono questi spettacoli della natura. Molti birder locali e delle province vicine accorrono per a Villanova, contribuendo a fare di questo evento un'attrazione anche per chi non sa cosa siano.

Il primo Beccofrusone fotografato nella nebbia a Palanfrè
(foto F.Blangetti)
Beccofrusone a Villanova Mondovì
(foto B.Caula)
Ancora degli scatti da Villanova Mondovì (foto B.Caula)



Altre osservaznioni in media montagna, a Rittana il 20/03 (fide Roberto Rubbini) e in pianura, a Verzuolo il 25/03 (Fabrizio Picili e Erika Palazzo).

E ancora non è finita: il 4/01 mi viene segnalato un gruppo a Rivoira di Boves, dove corro ad osservare i 20 Beccofrusoni presenti. Anche qui si fermeranno fino al 27/04 (Fabrizio D.).

A fine febbraio vengono osservato anche a Vicoforte da Roberto Toffoli e alcune segnalazioni provengono anche da Roccaforte M.vì, Rocca de Baldi, e Chiusa Pesio (qui il 13/04, Franco Bergese).
Insomma, sono un po' dappertutto, soprattutto molto vicini alle case o nei dintorni degli impianti sciistici, dove trovano da una parte cachi, dall'altra sorbi che fanno al caso loro. In ogni caso vengono osservati spesso da persone ignare dell'eccezionalità dell'evento.

Beccofrusone a Vicoforte Mondovì (foto R.Toffoli) Beccofrusoni a Vicoforte Mondovì

Anche il giardino per gli uccelli della LIPU di Cuneo avrà il suo successo, con circa 40 uccelli avvistati per la prima volta il 12/03 (Ada Gazzola) e poi ancora nei giorni successivi (fino al 25/03 almeno), fra il viale Angeli e Mellana di Boves (oss. Fabrizio D. e Ermanno G., fino al 16/04). Ma altri (o gli stessi?) vengono osservati fino al 19/04 a San Rocco Castagnaretta (Franco B.).

I Beccofrusoni di Rivoira di Boves (foto F.Blangetti)
Beccofrusoni "cittadini" a Cuneo (foto R.Toffoli)


Il 13/03 circa 60 uccelli erano presenti a Pontebernardo (Fabrizio e Cristina B.), il 2/04 a Sant'Anna di Boves (Fabrizio D.), il 2/04 a Moiola (Alberto Maffiotto), il 14/04 a Andonno (Ermanno G.), il 28/04 a Sampeyre (Franco B.).

E in chiusura, un singolo sperso individuo viene colto sullo sfondo delle risaie, il 30/04 a Revello (Bruno C., Fabrzio B., Fabrizio Picili)...un ultimo trillo a ricordo di un inverno particolare.

L'ultima osservazione è comunque fatta da Fabrizio D. e Ermanno G. a Palanfrè: è il 01/05, primavera ormai inoltrata.

Insomma, che dire? Da una parte le considerazioni tecnico-scientifiche potrebbero essere tante, a partire dalla periodicità delle invasioni in provincia, le ultime risalenti agli anni '70, con la segnalazione di 1 individuo il 12/02/89 a Bersezio (L. Dotti, A. Isaia, in GPSO), e proseguendo con il riflettere sul fatto che non erano ancora note date così tardive (Cramp cita la metà di marzo nel sud dell'Europa).

Dall'altra la loro presenza ha permesso di condividere fra noi emozioni e bei momenti di contentezza, e chi ha avuto la fortuna di vederli, di rivederli e "gustarli" ha potuto arricchire il proprio senso del bello, lo stupore per ciò che in natura esiste al di là della nostra specie, e il poterne godere è sicuramente una possibilità che non tutti hanno, e che non tutti sanno cogliere.

Che dire, quindi? Speriamo di poterli rivedere nelle nostre vallate, adesso che sappiamo che esistono davvero e non sono solo l'irripetibile esperimento di un artista dotato.

A proposito, Maurizio Azzolini ne ha segnalati ancora alcuni il 7/05, a Collalbo, sullAltopiano del Renon...

Fenologia della specie in Europa
Il Beccofrusone è specie migratrice parziale, ovvero solo una parte delle sue popolazioni è migratrice regolare, e ha la particolarità, comune ad altre specie nordiche, di compiere improvvise invasioni al di fuori dell'abituale areale di svernamento.
E' così che giunge in Italia, con una periodicità irregolare (Bezzel cita 16 invasioni nel sud dell'Europa fra il 1900 e il 1976, 18 con le ultime del 1985 e del 2004-05).
I primi arrivi si hanno in ottobre-novembre, le partenze sono citate intorno alla metà di marzo, ma evidentemente non sempre la specie abbandona l'areale di svernamento così presto.
E se l'Italia è stata interessata parzialmente, le regioni a Nord e Ovest delle Alpi sono state letteralmente invase: nel corso dell'inverno 2004-05 sono stati stimati 15-20.000 individui nel Sud-Est della Francia (Orinthos, 12.2, 2005), così come numerosi sono risultati in Svizzera.

Segnalazioni di individui di Beccofrusone in Provincia di Cuneo

Di seguito presentiamo la tabella delle osservazioni fatte in provincia di Cuneo da numerosi appassionati.

2 febbraio 2005 9    Centro Cicogne e Anatidi, Racconigi G.Vaschetti
5 febbraio 2005 13    V.Vermenagna, Palanfrè F.Blangetti, C.Riba
12 febbraio 2005 25    V.Vermenagna, Palanfrè F.Blangetti, C.Riba
12 febbraio 2005 3    V.Vermenagna, Limone P.te N.Leugio
22 febbraio 2005 ca 50    Villanova Mondovì P.Borgogno
26 febbraio 2005 230 stima minima, 100-110 il 27 febbraio (oss. vari) Villanova Mondovì B.Caula, P.Beraudo
28 febbraio 2005 ca 40    Vicoforte R.Toffoli
1 marzo 2005 ca 200 prima segnalazione 22 febbraio, gruppetti osservati fino al 4 marzo (oss.vari) Villanova Mondovì F.Blangetti
1 marzo 2005 45 segnalati  dal 28 febbario Vicoforte R.Toffoli
4 marzo 2005 ca 20 osservati fino al 27 marzo, max 26 inds (oss.vari) Boves F.Delmastro, L.Giraudo
6 marzo 2005 5    Limone Piemonte E.Giordanengo
11 marzo 2005 ca 40 osservati fino al 25 marzo (oss. vari) Cuneo A.Gazzola
13 marzo 2005 ca 60    Valle Stura, Pietraporzio F.Blangetti, C.Riba
20 marzo 2005 alcuni inds.    Valle Stura, Rittana R.Rubbini
25 marzo 2005 ca 40    Verzuolo E.Palazzo, F.Picili
2 aprile 2005 33 presenti dal 4 marzo, 7 oss. il 16 aprile e 4 il 27 aprile (F.Delmastro) Boves F.Giuliano, F,Delmastro
2 aprile 2005 15    Valle Stura, Moiola A.Maffiotto
4 aprile 2005 18    Valle Vermenagna, Vernante F.Bergese
13 aprile 2005 23    Chiusa Pesio F.Bergese
14 aprile 2005 8    Valle Gesso, M.te Saben E.Giordanengo
14 aprile 2005 8    Cuneo F.Bergese
19 aprile 2004 25    Cuneo F.Bergese
28 aprile 2005 12    Valle Varaita, Sampeyre F.Bergese
30 aprile 2005 1    Revello F.Picilli, F.Blangetti, B.Caula
1 maggio 2005 alcuni ind.    Valle Vermenagna, Palanfrè F.Delmastro, E.Giordanengo